Gli ultimi anni sono stati per molti le prime occasioni in cui sentire le parole “smart working”, “telelavoro” o “lavoro ibrido” e, sfortunatamente, anche altre parole legate alla pandemia. Però il mondo va avanti, ci siamo adattati a questa nuova situazione al meglio che potevamo ed è il momento di pensare al futuro e a come saranno formazione, lavoro e coworking nel 2022.
Nonostante la maggior parte di noi avranno sperimentato qualche forma di smart working solo a partire dagli scorsi anni, queste nuove modalità di lavoro sono in crescita da molto prima, praticamente da quando esiste internet! Più concretamente però è un trend in evoluzione nell’ultimo decennio che accompagna l’evoluzione delle tecnologie digitali, le telecomunicazioni e gli strumenti di lavoro in cloud. Se abbiamo scoperto lo smart work solo a causa della pandemia è perché siamo già in ritardo sull’evoluzione del mercato del lavoro.
Il luogo di lavoro, l’ufficio, la sede, sono strumenti e strategie che abbiamo creato intorno ad uno specifico tipo di lavoro, con telefoni che squillano, carta stampata, riunioni interminabili. Un lavoro svolto in grandi open-space fatti di cubicoli rumorosi e che odorano di toner o in piccoli studi scuri e pieni di libri polverosi. Siamo abituati a questi luoghi di lavoro, ma non è sempre stato così e non sarà così per sempre! Non dobbiamo dimenticarci che prima degli uffici e delle fabbriche le persone lavoravano da casa, nei loro terreni o a volte nelle piccole botteghe a misura di artigiano. Poi nuovi strumenti e innovazioni hanno creato l’industria di massa e dopo ancora i servizi alle aziende e al pubblico. Tutto è cambiato una volta e tutto cambierà di nuovo, un passo alla volta un anno alla volta.
Come sarà il lavoro nel 2022?
Le modalità di lavoro che abbiamo utilizzato per buona parte dello scorso secolo, andranno inevitabilmente a tramontare e nuove si affermeranno. Come sarà il lavoro tra 10 o 20 anni? Quanti nel 2002 immaginavano di lavorare come fanno ora?
Tra le tante tendenze che si stanno affermando c’è anche il superamento dello spazio di lavoro fisso. Sempre più aziende si stanno rendendo conto che un ufficio non è sempre necessario. Le grandi aziende di servizi sempre più spesso permettono lo smart work o il telelavoro. Per molte persone che lavorano come commerciali o agenti, lavorare ovunque era già una abitudine e che la diffusione degli spazi di coworking è sempre più facile. Per i piccoli gruppi di lavoro e i privati acquistare o affittare un immobile è ormai raramente conveniente e con pochi software è possibile lavorare insieme da ovunque. Persino nelle industrie di produzione e in agricoltura, dove le tecnologie della robotica, l’automazione e le intelligenze artificiali, stanno sostituendo molte lavorazioni manuali, non è impensabile immaginare in futuro addetti che da remoto gestiscono tutte le lavorazioni.
Oggi, a qualsiasi studente iniziasse l’università consiglierei di studiare una delle tante discipline informatiche o ingegneristiche, perché tra 5 anni la domanda per queste figure sarà sempre più alta. Le ricerche dell’Unione Europea sono molte chiare sulla situazione dell’Italia. Siamo indietro rispetto alle tecnologie digitali e alla formazione digitale dei cittadini. Non solo però, i giovani studenti dovrebbero sempre più spesso costruire solide competenze informatiche, ma soprattutto i lavoratori, dovrebbero con costanza anno per anno, sviluppare le loro competenze. Iniziamo ad immaginare un futuro in cui tutti lavoreremo smart, attraverso cloud e software per gestire i task. In cui ci sposteremo con un pc sempre in borsa, forse sempre in tasca?! In cui tutta l’azienda starà dentro un server da qualche parte e le risorse umane lavoreranno insieme da ovunque. Chi non saprà lavorare con questi strumenti si troverà in difficoltà nel mercato del lavoro.
Come andranno i coworking nel 2022?
Se il mondo del lavoro continuerà ad adottare una filosofia smart e digitale, probabilmente continueremo a vedere una crescita degli spazi di lavoro alternativi. I numeri sono chiari: è un andamento in forte crescita. Secondo le indagini di CoworkingResources.org negli ultimi 5 anni, gli spazi di coworking e le persone che ne usufruiscono nel mondo sono raddoppiati! Andamento che gli autori della ricerca stimano proseguirà anche nei prossimi cinque. Nonostante l’offerta crescente, sta crescendo anche la richiesta e la qualità dell’offerta e infatti nelle ricerche di CoworkingInsight.com vediamo un aumento medio dei prezzi a livello mondiale del 2.7%. In Europa mediamente uno spazio in un coworking costa €189,40 al mese.
Un trend che forse prenderà slancio anche in Italia, partirà dalle grandi corporations che sempre più spesso apriranno sedi distaccate, uffici satelliti, piccole sedi locali fuori dalle città da cui i lavoratori potranno lavorare in piccoli team. Nelle città, al posto di esserci grandi sedi centrali con centinaia di dipendenti che ogni giorno si trasferiscono con mezzi e auto, potranno esserci decine e decine di piccole sedi satellite sparse in tanti quartieri, tutte collegate con sistemi digitali, tutte in live tra di loro e i lavoratori potranno recarsi nella sede più vicina. Le aziende con tante unità territoriali in diversi luoghi, invece di aprire nuovi uffici, si appoggeranno oggi a quel coworking, domani seguendo le esigenze del mercato o dei dipendenti, ad un altro spazio di lavoro flessibile. In altre parti del mondo, il trend degli uffici satelliti si sta già affermando!